Una bella, intensa e sentita serata culturale quella dedicata a Dino Virgili dall’Amministrazione Comunale di Martignacco in collaborazione con la Società Filologica Friulana. Evento importante della “Setemane Furlane 2025” ha riportato i versi e la scrittura del poliedrico poeta e scrittore di Ceresetto nel suo paese. Il Sindaco, Mauro Delendi, nel saluto iniziale ha ripescato fra i suoi ricordi personali alcuni tratti caratteristici di Virgili coadiuvato anche dall’ex nostro bibliotecario, Dott. Carlo Venuti, che ha affiancato il poeta quale componente della commissione cultura negli anni ’70.

Le prof.sse Giuliana Michelutti e Marta Varutti hanno approfondito i vari aspetti della poetica di Virgili coadiuvate dalla lettura coinvolgente dell’attrice Aida Talliente di molte poesie tratte da “Paisanis”, e da “Strapaese”, rivista curata da Virgili per l’annuale festa di San Rocco a Ceresetto, soffermandosi sulle tematiche care allo scrittore poeta e novelliere: il rapporto con la natura, gli affetti, la religiosità, evidenziando anche l’opera di divulgazione della letteratura friulana nell’antologia “La Flôr”, le ricerche approfondite su vari aspetti della cultura locale, per far capire la complessità e i vari aspetti del suo scrivere e della sua personalità, in particolare il suo essere un maestro innovatore nella didattica e un catalizzatore di iniziative nel gruppo di “Risultive”, al quale è stato accennato, con la lettura di due poesie del poeta locale Ennio Totis e di un breve racconto di Anna Burelli Delendi.

Infine, Il prof. Davide Turello ha presentato la nuova edizione del romanzo “L’aghe dapît la cleve”, il primo romanzo della letteratura friulana, che Turello ha meticolosamente curato ed arricchito presentando a piè di pagina precise note sul significato e significati dei termini friulani usati dallo scrittore che, nel nostro tempo, sono andati in disuso.

Operazione culturale importante che offre una lettura di un libro, ormai introvabile, che riporta e storicizza termini e parole per consentire a tutti la piena comprensione dell’opera.

Il libro diventa quindi, per Martignacco, che ha finanziato con la Società Filologica Friulana la riedizione del romanzo, il 19° componente de “I quaderni di Fontebruna”.

Al romanzo si aggiunge un gadget: una bella borsa blu per il trasporto dei libri della nostra Biblioteca Civica “Elsa Buiese” che riporta questi versi.

E ti buje cheste gnot su la muse,

Martignà, come ch’à trèmin lis fuèis,

come ch’e treme l’aghe e il cûr

in une sperance di soreli

e di cîl seren, doman.

E ti palpita questa notte sul volto,
Martignacco, come tremano le foglie,
come trema l’acqua e il cuore
in una speranza di sole
e di cielo sereno, domani.

Dino Virgili
(9 di marz)

I versi fanno parte della poesia Sere di Martigna’, contenuta in AIAR DE ME “BRIANZE” (1944). La poesia è stata tradotta in italiano dal Prof. Manlio Michelutti.

(vedi “Martignacco – Una Comunità nel tempo” di Carlo Venuti, pag. 8,1986)

Importanti segni identitari che si intrecciano con storie, memoria e cultura.