Questo è il secondo anno in cui la Festa della Liberazione si celebra con regole e restrizioni. Speravamo di poter rispettare il progetto dell’apposizione della Targa in ricordo del Partigiano osovano PIETRO LINZI, ma dobbiamo ancora rimandare.
Qualche mese fa abbiamo salutato per l’ultima volta, sempre in forma ristretta, il Partigiano garibaldino ALFREDO RAVELLO che tanto si è speso per organizzare il movimento di Liberazione sul nostro territorio. Gli rendiamo onore come giovane combattente e come uomo libero.
Come liberi sono stati tutti i nostri combattenti.

Libertà che è negata al giovane ZaKi e a tutti gli oppositori ai regimi del nostro tempo. Libertà negata alle donne, non solo in Turchia, che vivono ristrette e costrette.
Riconoscimento della dignità di chi emigra e ferma condanna alle tante forme della nostra indifferenza.
Ci consolano esperienze e testimonianze di giovani, che approfondendo la storia, riprendono i fili e i valori che hanno ispirato i giovani di allora a combattere e a rischiare.

E’nostro dovere, nella libertà di pensiero e nella responsabilità individuale, proseguire il duro cammino di chi ha lottato per un mondo diverso. Un mondo diverso è oggi necessario e per farlo, cominciamo ad attuare, in pienezza, i principi e i valori contenuti nella nostra COSTITUZIONE.
Come allora bisogna rischiare e mettersi in gioco.